sabato 13 marzo 2021

LA CRISI DEL NOSTRO PARTITO

 Dall'iscritto, Giuseppe Pollicoro

Di fronte alle contingenze che sta attraversando il PD, ritengo che sia da inquadrare il problema di fondo di quello che è rimasto del PD e capire cosa il Partito voglia fare da grande. Ad oggi, il male oscuro che continua a erodere tutto il sistema PD ha un nome, Matteo Renzi. A differenza di molti iscritti, io continuo a sostenere che sia ancora oggi, assieme ai suoi fedeli rimasti nel partito, la persona che decide i tempi e i passi di questo partito. Sono rimasto stupito dalla posizione assunta da Letta, dopo quello successo nel 2013 quando l'innominato, dopo aver detto "stai tranquillo", gli tolse l'incarico di Presidente del Consiglio.

A sinistra Giuseppe Pollicoro, Piazza C. Confalonieri
Seveso

Questo non basterà perché cambiare Segretario non significa risolvere i problemi, la classe Dirigente deve smettere di nascondersi dietro un dito, i problemi vanno cercati, analizzati e risolti. Il PD deve tornare a quello che era la sua missione essere quel partito che raccoglieva tutte le anime Progressiste, Socialiste, Verdi. Deve tornare ad essere quella forza che doveva trainare tutto quel movimento.

Abbiamo assistito all'ennesima dimissione del Segretario di turno, vittima delle guerre interne tra le varie anime. All'esterno, il PD sembra una accozzaglia di persone, unite solo dalla sete di potere e poltrone. E' per questo che do ragione a Zingaretti.

Nel tempo, abbiamo assistito a due scissioni per mano di due Segretari, abbiamo assistito alla frammentazione in tanti piccoli partiti delle varie anime che componevano quello che inizialmente era Ulivo. Abbiamo assistito alla emorragia di voti da parte di chi ci ha sempre votato, migrato su nuovi orizzonti: il M5S, nel 2018. Il PD odierno è un partito ambiguo. Ritengo sia arrivato il momento di scegliere cosa fare “da grandi”: restare in quel perimetro Politico che è il centrosinistra, allargandolo con chi condivida la nostra visione di Paese, di Civiltà o abbandonarla seguendo solo il Centro, progetto di Renzi. 

Ad oggi, non si può pretendere di rappresentare il popolo e nello stesso tempo andare a braccetto con Confindustria. L'aspetto negativo di tutto ciò è che tantissimi iscritti, simpatizzanti, che conosco personalmente o per vie traverse, si stanno allontanando e addirittura stanno abbandonando il PD; non si sentono più rappresentati. Fin quanto tutti questi enigmi non saranno sciolti e risolti, il PD ha un futuro buio. 

Oggi credo che sia giunto il momento di rifondare un nuovo soggetto Politico.

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