giovedì 26 novembre 2020

SANITA' LOMBARDA IN CONSIGLIO COMUNALE

 

Dai medici ai privatiLa sanità lombarda è tutta da rifare, dice Beppe Sala

Il sindaco di Milano al quotidiano La Repubblica: «Non vedo alcun pensiero strategico in proposito venire fuori dalla giunta. Con il Pd lombardo invece stiamo lavorando ad una prima bozza di lavoro, sarà poi fondamentale che si faccia un’accurata lettura dei “bisogni” direttamente con i cittadini e nei vari territori»


Allora parliamone   SENZA SALUTE TUTTO E' NIENTE


E PARLIAMONE IN CONSIGLIO COMUNALE  DEL 26CM  MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI AGIUOLO, CAPPELLETTI, BUTTI  SULLA NECESSITA' DI UNA CABINA DI REGIA PROVINCIALE CHE COINVOLGE I SINDACI


qui puoi farti un'idea sulla discussione in Consiglio comunale




martedì 24 novembre 2020

NON SOLO OGGI SEMPRE


 Per  inciso noi non aspettiamo gli anniversari per fare politica come puoi vedere qui

RECLAMI PER IL SERVIZIO MENSA INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE


Interrogazione al Consiglio Comunale del 26cm per chiedere riscontro di diversi reclami degli utenti del servizio mensa. Un servizio in appalto alla Dussman Srl  azienda specializzata nel servizio di ristorazione  per pazienti, studenti, dipendenti e terza età. In foto l'interfaccia internet rivolta ai genitori i cui figli usufruiscono del servizio mensa.


In Consiglio Comunale l'Assessore conferma la sostanza dei reclami qui puoi ascoltare direttamente la discussione sull'argomento e farti un'idea

lunedì 23 novembre 2020

SENZA SALUTE TUTTO E' NIENTE



Di Liliana Cattaneo

 “ LA SALUTE NON E’ TUTTO, MA SENZA SALUTE TUTTO E’ NIENTE”  Arthur Schopenhaurer


Mai come in questo periodo ci siamo resi conto di quanto sia vero.

Mai come in questo periodo ci siamo visti costretti ad analizzare il funzionamento del Welfare State per capire se è in grado di garantire benessere, equità e giustizia sociale. 

L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha messo drammaticamente in evidenza le criticità del sistema sanitario lombardo, tradizionalmente forte in ambito ospedaliero, ma assolutamente inadeguato sul fronte territoriale.

La Legge 23/2015, aveva istituito un Assessorato Unico regionale che ha messo insieme il sanitario e il socio-sanitario  creando un’unica Azienda (la ASST) per  la gestione sia degli ospedali che dei servizi territoriali. Tutto ciò però ha prodotto il paradosso di ottenere risultati contrari a quelli che erano stati dichiarati, portando cioè ad un indebolimento ulteriore della integrazione socio-sanitaria e della continuità assistenziale.

La Sanità lombarda soffre di un accentramento delle funzioni e dei finanziamenti negli ospedali, a scapito della medicina di territorio.

L’OSPEDALE deve cambiare la sua funzione, deve diventare più flessibile, più disponibile all’urgenza, pronto alle sfide delle patologie contemporanee. Deve poter accogliere  in sicurezza, anche durante l’emergenza, cosa non accaduta col CoVID, tutti i malati che richiedono terapie specifiche (pazienti oncologici o con patologie cardiovascolari).

Per troppo tempo la Sanità ha sofferto del prevalere dell’economia (qualcuno ha detto del fatturato) sulla missione di cura propria del servizio sanitario, con particolare riferimento al servizio sanitario lombardo.

E se l’ospedale deve cambiare, la MEDICINA DI TERRITORIO in Lombardia deve rinascere.

Bisogna dotare il territorio di luoghi colmi di significato clinico, tecnologico, socio-assistenziale.

Bisogna ripensare a un nuovo ruolo per i MEDICI DI BASE incentivando e promuovendone l’associazionismo in strutture condivise con colleghi, supportati da infermieri e segretaria, dotati di macchinari diagnostici per esami a bassa complessità e in rete con i servizi ambulatoriali specialistici.

La malattia si può vincere anche a casa.

Alla fine di quest’anno andrà in scadenza la sperimentazione del modello di sanità lombardo, voluto dalla Giunta Maroni e proseguito da quella Fontana: è un’ottima occasione per CAMBIARE.

Cambiare non solo perché questo Sistema aziendale ATS-ASST ha rivelato la sua incapacità ad affrontare con efficacia l’espandersi del contagio da Coronavirus, ma proprio in considerazione della progressiva difficoltà a risolvere i problemi cronici del sistema stesso, a partire dalle lunghe liste d’attesa con le conseguenti disuguaglianze di accesso alle cure.

Occorre un  nuovo progetto alternativo per la Sanità lombarda, che abbia al centro il valore clinico e umano del paziente, che è una persona, e che si occupi oltre che dei grandi ospedali , che rappresentano certamente un’eccellenza, anche e soprattutto di una Sanità fortemente legata al territorio e vicina ai bisogni reali delle persone.





sabato 21 novembre 2020

CRIMINALITA' ORGANIZZATA , BENI CONFISCATI , CONSIGLIO COMUNALE

All'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 26nov  c'è: ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO INDISPONIBILE DEL COMUNE DI BENI IMMOBILI CONFISCATI DALL'AGENZIA NAZIONALE PER L'AMMINISTRAZIONE E LA DESTINAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA, SITI IN COMUNE DI SEVESO.
 

Un tema che ci consente di allargare lo sguardo nell'evidenziare come il presente periodo di crisi economica derivata dall'emergenza covid favorisce l'affarismo delle organizzazioni criminali.  Fare affari nei momenti di crisi è un grande classico del crimine organizzato e l'occasione dell'odg in Consiglio Comunale consente di parlarne e mantenere viva la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, le sue categorie e le Istituzioni dello Stato.

La Consigliere Comunale Ersilia Cappelletti da sempre impegnata in BrianzaSicura   è molto attiva sull'argomento e nel promuovere un'azione mirata come si legge nell'articolo de "il Cittadino" che riportiamo.

Indispensabile non abbassare la guardia e una presenza attiva di tutte le Istituzioni perchè ricordiamolo: nel 2009, in un'audizione in commissione parlamentare antimafia, l'allora procuratore nazionale contro le organizzazioni mafiose, Piero Grasso disse: «Più volte in passato è accaduto che nei periodi di transizione economica, di crisi congiunturali o strutturali, si siano presentate occasioni prontamente sfruttate dalle organizzazioni criminali di tipo mafioso per trarre motivo di più` ingenti profitti, di ulteriore arricchimento, di più profonda penetrazione nell’economia e nella finanza».



lunedì 16 novembre 2020

DALLA NOSTRA NEWSLETTER DI NOVEMBRE

 Care, cari


Stiamo imparando a convivere con la pandemia, una crisi  planetaria che travolge la comune prassi di affrontare la quotidianità in famiglia, al lavoro nella comunità.
In questo maremoto non servono nuove opinioni e nemmeno ne consiglio l'inseguimento. Serve solo la volontà a riconoscere le responsabilità di ciascuno e a praticarle prima individualmente poi a riconoscerle a livelli collettivi.
Non vi è una soluzione mediamente soddisfacente nel breve periodo se non quella di farsì che il servizio sanitario pubblico non vada in default per il bene di tutti, per la cura di tutti che purtroppo la sorte umana non contempla i soli malati di covid.
Il servizio sanitario è di responsabilità regionale e in Lombardia i problemi non mancano. Si è detto molto e in Regione il Partito Democratico è impegnato in un lavoro di opposizione costruttiva che purtroppo non si capisce se prevale l'arroganza o l'incapacità  non trova la collaborazione della maggioranza Leghista che governa la Regione. Serve  rafforzare i presidi di medicina di base e territoriale. su questo stiamo lavorando per fornirVi un'adeguata informazione. Qui il sito di PDLombardia.
E' vero che molte categorie di lavoratori e commercianti sono in grande sofferenza ed è altrettanto vero che i bonus e gli aiuti che il Governo appronta non sono sufficienti.
Trovare il giusto equilibrio tra salute pubblica ed economia è la grossa difficoltà ma  qualcosa va fatto. Non possiamo fare come ha fatto Trump o fa Bolsonaro  ovvero astenersi dal fare e lasciare che ognuno affronti il rischio per conto proprio e sperare nel vaccino risolutore. Sperare in Dio e vivere alla giornata. No noi Europei non possiamo e l'America ha detto basta.

Gianluigi Malerba

sabato 14 novembre 2020

CONSIGLIO COMUNALE PIP

Nel 2002 il Comune di Seveso sigla una convenzione con una Società di fusti per salotti dove gli assegna del terreno in diritto di superficie per la costruzione del propria sede produttiva. A  oggi il capannone non è ancora stato ultimato e quindi operativo, come stabilisce la convenzione stessa. Eppure la possibilità di arrivare a conclusione il Comune la concede con la modifica e proroga della convenzione per ben due volte dopo l'assegnazione del 2002,  il 19-03-2012 e il 26-01-2018.

Il Pip  (piano insediamenti produttivi) è un piano di zonizzazione la cui attuazione si fonda sull'individuazione di un'area urbanisticamente ritenuta idonea per insediamenti di capannoni per la piccola impresa. Le caratteristiche del PIP è quella di essere strumento di promozione e incentivazione, esso stesso fonte di nuove istanze imprenditoriali, per questo ciò non esclude l'obbligo di un'adeguata motivazione, a carico dell'Amministrazione di una corretta analisi, attraverso uno studio sullo sviluppo economico in ragione di principi di ragionevolezza e buona amministrazione, verifica dei fabbisogni a giustificazione per poi espropriare i terreni per consentire gl'insediamenti previsti.

Avviene quindi un trasferimento di ricchezza dal proprietario espropriato all'assegnatario, ecco perchè il sacrificio può essere imposto solo sulla base di un interesse generale la cui sussistenza deve essere adeguatamente istruita e gestita dall'Amministrazione Comunale.

In data 05 Dicembre 2019 il dirigente dell'Area Territorio del Comune di Seveso comunica alla società inadempiente l'avvio del procedimento di decadenza della concessione del diritto di superficie sull'area del Pip  e la risoluzione della Convenzione.  Ovviamente le parti hanno risposto con controdeduzioni dei propri legali e diversa corrispondenza c'è stata, ma il procedimento di fatto dal Dicembre 2019 è arenato. Diverse sono state le sollecitazioni da parte del gruppo consigliare PD e Lista Civica per la definizione del procedimento. Ora interveniamo con questo documento trasmesso anche al Prefetto perché il procedimento venga definito nella sede propria del Consiglio Comunale.

Ci rendiamo conto della complessità della questione. La stessa intercetta principi da rispettare e pesi economici da valutare e considerare con cura. Il tempo trascorso dal 2002 a oggi, ben 18 anni e gli attori coinvolti e le responsabilità esplicitate e/o sottaciute. In tutto questo non possiamo esimerci da far notare che un'Assessore dell'attuale Giunta Municipale è la figlia di uno dei soci della società inadempiente.

“OPINIONE E’ PARTECIPAZIONE”: UN SONDAGGIO PER DARE VOCE A CHI VIVE A SEVESO

Dal 23 febbraio al 3 marzo è possibile compilare online qui sotto il sondaggio Opinione è partecipazione , ideato e creato dal Circolo PD di...