sabato 29 dicembre 2018

LA CIVILTA' E LA ROZZEZZA

Come dire, non tutto il male viene per nuocere.
Ricordate la vicenda di Lodi. Quando a settembre l'Assessore Leghista alle politiche sociali del Comune di Lodi ha impedito ai bambini immigrati di pranzare alla mensa scolastica e di fruire dei servizi di scuolabus come da  Regolamento. Un Regolamento redatto sotto i fumi della non conoscenza, dell'inconsistenza civile e della totale discriminazione. Tutto l'opposto di quello che è la nostra civiltà Europea. 
Ai figli di famiglie straniere era stato chiesto di produrre documentazione certificata dai Paesi di provenienza, come se fosse semplice tornare in Paesi, inoltre dove spesso non c'è anagrafe , catasto e possibilità di farsi autenticare gli atti. Una violenza gratuita senza precedenti considerato che i Paesi di provenienza sono per molti luoghi di guerra e di miseria.

Dopo l'indignazione civile delle mamme Italiane di Lodi, dopo la protesta e la domanda di riscatto civile e l' epilogo della vicenda finita in Tribunale.

Apprendiamo che l'Assessora Leghista si è dimessa.

La ringraziamo, grazie al suo agire, abbiamo scoperto che nella nostra Comunità è ancora presente la realizzazione umana e civile, che questo segno di distintivo di progresso e evoluzione culturale ha prevalso alla rozzezza.

Gianluigi Malerba

martedì 25 dicembre 2018

domenica 16 dicembre 2018

IO NON TI CACCIO MA TI PARLO


La forza di un grande Partito come quello Democratico stà nella capacità di evolversi e rigenerarsi periodicamente in un sano perché regolamentato e alla luce del sole, processo democratico, di confronto e scelta di linea politica. Questo processo si chiama Congresso. Un Congresso trasparente e aperto a tutti coloro che vicini ai valori del Partito ci vogliono attivamente partecipare. Non siamo mai stati il Partito personale di nessuno (eppur ci sono il partito di Salvini, quello di Casaleggio, quello di Berlusconi) e mai lo saremo. Questo oggi può apparire la nostra debolezza ma è senza presunzione la grande forza a baluardo e difesa del sistema democratico del Paese Italia.

Gli uomini e le donne che in nome del Partito ricoprono ruoli di rappresentanza e responsabilità Istituzionali sono al servizio della comunità che rappresentano non certo del Partito. Il Partito è lo strumento da cui ricavare, se ritenuto necessario, progettualità pensiero e valore, ovviamente questa potenzialità varia nel tempo perché nel tempo varia la somma dell'espressione individuale di chi vi partecipa.

Dico questo per far comprendere meglio quello che dico in seguito.

Nella nostra città un nuovo Sindaco è stato eletto con il voto della gente (singoli cittadini elettori non del popolo), questo è; il Sindaco uscente non è stato semplicemente rieletto non è stato “cacciato” come spregiudicatamente e incivilmente leggo su un post del partito dell'attuale Sindaco (non esiste il borgomastro ).

Le parole hanno sempre un significato e una forza, ecco perché mi permetto di deprecarle.

Nello stesso post si osanna il tanto fatto, in poco tempo e si rincara dicendo che “i cittadini di Seveso hanno cacciato la peggior amministrazione di tutti i tempi”. Mamma mia quanta arroganza e supponenza. Io intanto credo che ogni Sindaco chi di più chi meno e poi dipende dai punti di vista (che vanno sempre rispettati) qualcosa di buono faccia sempre per la città che è chiamato ad amministrare. Guarda un po'.

Se si è potuto affrontare da subito un progetto di sicurezza per circa 100mila euro significa che è stato lasciato un bilancio ordinato e capiente. Poi ogni scelta è legittima. Ne valuteremo gli effetti senza pregiudizi e timori ma sulla base di numeri e fatti. Sappiamo però che sul mito della sicurezza si sono costruite fortune elettorali giocate più sul metter paura che sull'onesta lettura degli avvenimenti. Intanto osservando il Governo Nazionale constato che purtroppo siamo ad un bivio tra crescita (consolido di quella raggiunta) e declino, con una legge di Bilancio paurosamente non ancora definita e approvata. Il casino è tale che alla fine le furbate comunicative si esauriranno o si manifesteranno per quello che sono e allora non basterà più salire su una ruspa o fare un tweet per invocare lo spauracchio della sicurezza. Un tema quello della sicurezza che riconosco appieno ma è una insicurezza prima di tutto economica , sociale, salariale, assistenziale e civile che va affrontata.

Altra cosa è che noi del Partito Democratico circolo di Seveso non intendiamo certo perderci nell'inconsistente tema interramento delle ferrovie. Con varie responsabilità si è perso 20anni in chiacchiere, ora che l'impegno sia concreto ed efficace da parte di tutti e il Sindaco di Seveso deve essere in prima linea affinché vengano costruiti passaggi veicolari di attraversamento della ferrovia. Progetti a Sud con Cesano Maderno sono in corso e bene ha fatto l'Amministrazione Butti a favorirne l'esecuzione, ora si deve passare dai progetti alla realizzazione, non perdiamo occasioni e mettiamo il massimo impegno per intervenire anche in centro con buoni progetti e soluzioni. Questa è la responsabilità del Sindaco attuale. Se intende affrontarla con coraggio e determinazione noi ci siamo.

Il tema dell'adeguamento infrastrutturale del Paese è una richiesta corale che viene dall'industria da Imprese Artigiani Commercianti oltre che da tutti i cittadini che per lavoro si spostano giornalmente. Non scherziamo e non facciamo speculazioni politiche gratuite sul tema. L'web ha un grande pregio di lasciare tracce nel tempo e ricordo le proposte surreali di Amministratori Leghisti sul tema interramento.
Dall'attraversamento delle ferrovie alla Pedemontana spingiamo insieme perché le opere vengano fatte presto e bene e con serietà da parte di tutti.


Infine il mio plauso all associazione dei Commercianti Sevesini all'offerta Natalizia messa in campo in sinergia con l'Amministrazione. Questo mappamondo illuminato al centro della Piazza è di ottimo auspicio è un segno di apertura e dinamicità che contraddistingue le imprese del commercio.
I negozianti sanno che la buona politica è quella che si apre e che va oltre gli steccati e i confini. D'altronde se così non fosse e i commercianti di Seveso si limitassero ai soli clienti di Seveso avrebbero già chiuso come le molte Imprese Italiane che al mercato Europeo e Globale offrono le loro merci. Ma per farlo serve avere al loro fianco un Governo serio e competente e guarda caso qualche segno di preoccupazione lo stanno manifestando.


Gianluigi Malerba
segretario circolo di Seveso




domenica 9 dicembre 2018

BACHECA DEL CIRCOLO

Lunedi 10  in Piazza a MONZA  alle 18.30 per il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, insieme a tante realtà, organizzazioni e associazioni che hanno scelto di esserci.

Mercoledi 12 Assemblea Provinciale aperta "Verso il Congresso 2019" ore 21,00 Seregno

Giovedi 13 a Seveso Pizzeria OsoleMio   serata di Buone Feste aperta a tutti i simpatizzanti del Circolo di Seveso .

mercoledì 5 dicembre 2018

IN VISTA DEL CONGRESSO LA VOCE DELLA BASE

di Anita Argiuolo  Consigliere Comunale Seveso
#lavocedellabasepd

"IO CHIEDO UNITÀ 
NEL PD NAZIONALE.

Attenzione alla disoccupazione giovanile
Giovani che senza lavoro non possono darsi un futuro.
Investimenti nella crescita per il lavoro.
E attenzione alle famiglie in difficoltà.
Trovare una possibilità d' inserimento per gli immigrati.
Non bisogna solo accoglierli ma creargli un percorso per inserirli nella nostra società.

Ognuno di noi può esprimere nei congrEssi
La propria opinione
E poi ci sarà... un vincitore alle primarie.

Ma le Persone che avranno perso non devono remare contro
Ma trovare la convergenza nelle idee e nei proponimenti che il PD DOVRÀ FARE.

Quindi chiedo a gran voce.
UNITÀ ...UNITÀ ...UNITÀ."




LA VOCE DELLA BASE

In prossimità del Congresso trovo giusto che chiunque tesserato e simpatizzante del Partito Democratico voglia far sentire la sua voce, lo possa fare nel modo più ampio e pubblico possibile. Ecco perché questo spazio è a disposizione per ospitare I vostri scritti.
Il Primo che volentieri  pubblichiamo è di Luca Mazza:
#lavocedellabasepd


  Io vi avviso che è lungo, ma dato che era da un po’ che non scrivevo di politica e che ultimamente ne sto discutendo spesso con alcune persone...
1. Lo scontro sulla Legge di Bilancio tra governo italiano ed Unione Europea non dovrebbe essere una sorpresa. La costruzione dell’identità su cui si basa la dicotomia “Noi” e “Loro” passa anche da questa fase. La narrazione che ci verrà offerta, qualora le cose dovessero andare male, è che “Noi” ci avevamo provato ma “Loro” (l’Unione Europea) ce l’hanno impedito. E poco importa che ad aver preso le più intransigenti siano stati gli alleati nazionalisti di Salvini. Andando oltre a questo elemento che dovrebbe essere evidente, il vero punto di interesse è l’azzardo che permea la manovra. A Roma, la convinzione è che a maggio ci sarà una Commissione Europea più prona ad accogliere la legge di bilancio espansiva di questo governo. Il problema è che ad oggi, per quanto in forte crescita, le forze nazionaliste ed anti-europeiste si stima possano contare su non più del 25% dei seggi. Questo dato è ben distante dai numeri necessari per poter influenzare la formazione della CE che, probabilmente, sarà eletta coi voti di PPE e PSE come avviene da anni. Un altro problema, accennato sopra, è il fatto che non sia per nulla scontato questo cambio di sentimento nei confronti del nostro governo. La peculiarità dei nazionalismi (banalmente) è proprio quella di mettere davanti a tutto gli interessi della propria nazione e rischiare di trovarsi a dover fronteggiare una nuova crisi a causa dell’Italia (riconosciuta un po’ ovunque come potenziale punto di inizio di una nuova crisi economica sistemica) va contro gli interessi dei nazionalisti.
2. Di Cara di Mineo si è sentito parlare troppo poco, eppure quanto sta accadendo lì dovrebbe essere alla base di una riflessione sull’operato dell’attuale Ministro degli Interni nel corso degli ultimi mesi. Nel silenzio più o meno generale, abbiamo assistito a: tagli ai fondi destinati all’accoglienza; una riduzione delle procedure per l’ottenimento della protezione umanitaria; una diminuzione degli strumenti e dei mezzi volti a garantire l’inclusione e l’integrazione dei migranti. Queste decisioni formano un disegno ben preciso con due finalità. La prima, più immediata, è quella di rafforzare uno scontro identitario tra gli italiani e gli stranieri. Le politiche identitarie, infatti, sono una delle colonne portanti della Lega sin dai suoi albori. Se prima il nemico da cacciare era il terrone, oggi si tratta dell’immigrato clandestino.
La seconda invece richiede più tempo per mostrare i propri effetti: le conseguenze di queste decisioni, infatti, sono le basi per far sì che le profezie che dipingono i migranti come una minaccia per la sicurezza e per la salute diventino realtà e sfruttarne i benefici elettorali.
Sarebbe bene tracciare una linea tra ciò che è accettabile e ciò che non lo è. La mia modestissima opinione è che speculare sulle vite dei disperati, aumentare l’odio di un gruppo di persone nei confronti di chi è diverso e lo speculare su potenziali tragedie sia una pratica inaccettabile ed inumana. È necessario trovare il modo di veicolare il rifiuto di questa politica in maniera netta ed inequivocabile.
3. A costo di sembrare pedante ed anacronistico, io continuo ad essere fermamente convinto che una minaccia di recrudescenze fasciste sia concreta. Il modo in cui questo governo ha occupato i centri di potere e ha cercato di accentrare le decisioni in capo a sé stesso non può essere ridotto ad una semplice pratica di spoil system, giacché il tentativo di subordinare il CONI all’esecutivo è una decisione che credo sia senza precedenti. Anche il cambio del presidente dell’agenzia aerospaziale italiana, fresco di rielezione, appare quanto meno controverso e non trova giustificazione su alcun piano se non su quello di piazzare una persona amica in un organo influente.
È inaccettabile, inoltre, che qualunque organo statale o para-statale che non ricada sotto la diretta giurisdizione dell’esecutivo qualora esprima una posizione avversa a quelle del governo venga sfidato a candidarsi o a tacere perché non eletto dal popolo.
Vorrei ricordare che la democrazia non si fonda esclusivamente sul principio del voto in quanto espressione della volontà popolare, ma anche sui principi di pluralità, rispetto e garanzia per le minoranze e le opposizioni. Qualora venisse a mancare anche solo uno di questi elementi, la strada verso la democrazia illiberale sarebbe in discesa. E temo che un piccolo passo alla volta, noi quella discesa la si stia imboccando.
4. Seppur con ritardo, penso valga la pena sottolineare un altro elemento che riguarda una parte della maggioranza del governo gialloverde. Quando fu modificato il decreto fiscale con l’inserimento del condono, Di Maio parlò di una manina. La cosa fece clamore (e fu oggetto di ilarità) ma evidenzia come all’interno di M5S ci siano sempre stati i prodromi della paranoia che colpisce il potente. La sfiducia dimostrata da questo movimento nei confronti delle istituzioni e dei poteri costituiti, infatti, ricorda da vicino la paranoia del potente che non può e non vuole fidarsi di nessuno. Quando le cose vanno male, il paranoico è pronto a giurare che qualcuno lo abbia sabotato e gli abbia impedito di raggiungere l’obiettivo che si era preposto. Se a questo si affianca la convinzione di essere speciali (in questo caso speciali perché supposti portavoce dell’intero popolo), la sensazione di paranoia cresce a dismisura portando a cercare nemici anche dove non esistono.
5. Per concludere, mi occuperò dell’altra metà del cielo politico. Constato con amarezza che la sinistra italiana sia talmente autoreferenziale e piegata su sé stessa da rendere la possibilità di un’implosione sempre più concreta.
Potere al Popolo si è scisso a poco meno di un anno della sua nascita a causa di divergenze tra la loro leadership e quella di Rifondazione.
Liberi e Uguali si è sciolto a causa di prospettive politiche divergenti: MPD guarda in casa PD, in attesa di capire se ci siano o meno le condizioni per poter tornare indietro, mentre Sinistra Italiana e il gruppo di Grasso guardano verso Potere al Popolo per rilanciare nuovamente la Cosa di Sinistra.
Se Atene piange, Sparta non ride. Il PD, dopo il quattro marzo, è entrato in uno stato catatonico che ha allungato a dismisura i tempi del congresso (che dovrebbe essere a marzo). Ad oggi, sappiamo per certo che i candidati siano sette. Questo, apparentemente, dovrebbe essere un segnale positivo ma, in realtà, è l’esatto opposto. Un numero di candidati così elevato è l’ennesima dimostrazione (se ce ne fosse stato bisogno) di quanto il PD sia diviso in correnti e della volontà di arrivare (per l’ennesima volta) ad una conta interna per stabilire chi abbia il maggior peso elettorale e quindi possa controllare il partito.
Nel frattempo, la partita fondamentale per le europee del 2019 si avvicina sempre più rapidamente e non è chiaro quale sia la linea del PD (ammesso e non concesso che ne abbia una).
Non ho mai fatto mistero del fatto che il PD sia un partito ormai morente e che la sua scomparsa sia ormai inevitabile (e proprio le Elezioni Europee potrebbero rappresentare il punto di non ritorno per un progetto mai decollato veramente). Quando succederà, sarà necessario ripensare la sinistra e cosa debba rappresentare. Dopo il crollo del Muro, ci si è convinti che la risposta ai problemi fossero posizioni convergenti verso il centro dello spettro politico e la fiducia totale nell'economia. Abbiamo visto ciò rispettivamente nella "Terza Via" proposta da Blair e nella presidenza di Clinton negli Stati Uniti (Famosissimo il motto "It's the economy, stupid!"). I risultati, purtroppo, li abbiamo davanti agli occhi oggi. È necessario uscire da questa impasse politica ed identitaria in cui siamo bloccati. È arrivato il momento di tornare ad offrire una visione politica, culturale ed ideale del mondo che non si limiti all'inseguimento dell'immediato tornaconto elettorale. Per fare ciò, potrebbe valer la pena cercare di stabilire con le altre sinistre europee un programma minimo comune su alcuni temi (lotta alla povertà, temi ambientali e politiche sociali) che diano una spinta sia a livello nazionale, sia a livello europeo in cui la dimensione sociale è ancora in secondo piano. Il processo non sarà né corto, né facile (stimo che soltanto in Italia ci vorrà un decennio prima di riuscire ad avere una nuova classe dirigente formata e all'altezza) ma perseverando e guardando agli esempi positivi vicini a noi (Spagna e Portogallo), riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. O, almeno, un uomo può sperare.

domenica 2 dicembre 2018

AL VIA IL TESSERAMENTO ON LINE IN VISTA DEL CONGRESSO

"Un Congresso per stupire l'Italia"L'intervento di Maurizio Martina all'Assemblea nazionale - Partito 
ll Congresso del Partito Democratico non è un fatto interno ma un esercizio importante di aggiornamento del pensiero e del programma politico che distinguerà il Partito nei prossimi anni. Partecipa anche tu a questa esperienza di Democrazia. Se non sei iscritto, l'iscrizione online dal 3 al 21 Dicembre ti consente di partecipare alla preselezione delle candidature e delle relative linee programmatiche. Il 3 marzo 2019 una platea ampia fatta di tesserati e simpatizzanti, cittadini che credono in una politica diversa andranno al voto per eleggere il Segretario e l'Assemblea Nazionale.

sabato 1 dicembre 2018

Quasi 37milioni di persone che nel mondo vivono con il virus Hiv e poco meno di due milioni di nuovi casi l'anno scorso: basterebbero questi due numeri, da soli, a spiegare l'importanza della 

Giornata mondiale  contro l'Aids.



Dal Consiglio Regionale Lombardo:

BOCCI (PD): “GALLERA ANNUNCI L'INIZIO DELLA DISTRIBUZIONE GRATUITA DEI PRESERVATIVI PER I GIOVANI”



IL 25 APRILE SIAMO QUI CON LE NOSTRE BANDIERE PER RIAFFERMARE LA LIBERTà E LA DEMOCRAZIA DELL’ITALIA LIBERATA

IL 25 APRILE SIAMO QUI CON LE NOSTRE BANDIERE PER RIAFFERMARE LA LIBERTà E LA DEMOCRAZIA DELL’ITALIA LIBERATA Un anno prima dell’omicidio di...