domenica 29 settembre 2019

UNA PANCHINA ROSSA A SEVESO


Siamo partiti da qui, 25 NOVEMBRE 2018 con un iniziativa al Circolo di Seveso del Partito Democratico.
Come tutti sapete L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi e le organizzazioni internazionali ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.

Quella domenica del 2018, al Circolo tra i tanti appunti e ricerche. Ponderata l’opportunità di aderire al percorso di sensibilizzazione e di informazione promosso dagli Stati Generali delle Donne denominato "La Panchina Rossa". Come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità abbiamo promosso una raccolta firme, poi portata in Consiglio Comunale con la proposta di collocare anche nel nostro Comune una “Panchina Rossa”.

"La panchina rossa" è appunto il simbolo del percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e la violenza maschile sulle donne.

Come Segretario del Circolo di Seveso del Partito Democratico non posso che esprimere il mio compiacimento all'intero Consiglio Comunale e alle rappresentanze politiche che ne fanno parte.
Oggi Il Consiglio Comunale di Seveso rappresentato dal suo Presidente, il Sindaco a nome dell'Amministrazione Comunale, hanno collocato una Panchina Rossa in Piazza IV novembre.
Un bel giorno per la città di Seveso che attraverso il Consiglio Comunale tutto ha promosso e voluto una Panchina Rossa a rappresentare il simbolo del percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e la violenza maschile sulle donne.
Un simbolo che ci unisce nel rappresentare tutta la Comunità Sevesina come manifestato dal Consiglio Comunale.
Un progetto per continuare a riflettere sulla violenza maschile di genere, verso il 25 novembre ormai prossimo e oltre.


Gianluigi Malerba

lunedì 23 settembre 2019

MUNICIPIO PALAZZO DI VETRO

Abbiamo depositato in Consiglio Comunale una nostra mozione con lo scopo di promuovere e sollecitare la cultura della trasparenza e informazione degli atti amministrativi.
Giardini del Palazzo di vetro dell ONU  NYC

La riportiamo integralmente diteci cosa ne pensate:

Proposta Mozione Art 44 da Regolamento Consiglio Comunale di Seveso

Al Sig. Sindaco di Seveso
Luca Allievi

e.p.c

Al Presidente del Consiglio Comunale
Riccardo Benvenuto Sala



MUNICIPIO: PALAZZO DI VETRO



Lo scopo della presente proposta di Mozione è quello di far intendere all'Amministrazione Comunale di Seveso e all'opinione pubblica che cosa il Partito Democratico ritiene necessario praticare nell'ambito della trasparenza, informazione, divulgazione e partecipazione agli atti amministrativi del Comune.

Una volta condivisa e approvata non si ritiene certo completato il progetto di “palazzo di vetro” comunale. Lo scopo della Mozione è quello di dare una spinta ad un lavoro costante di adeguamento culturale, organizzativo e procedurale nei processi d'informazione nell'era del digitale.

La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche Amministrazioni allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. L'Art 1 del Decreto Trasparenza n. 33 2013 prosegue nello stabilire che:”La trasparenza nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'Ufficio, di segreto statistico e di protezione dei dati personali, concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza , di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio della Nazione. Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino”.

Questi sono i principi sanciti dalla Legge. Ora possiamo affermare che l'azione amministrativa del Comune di Seveso è adeguatamente e concretamente allineata ai principi di Trasparenza sopra richiamati? Formalmente Sì, nella sostanza c'è molto da fare e migliorare.

Poniamo questo quesito considerando le molteplici opportunità che le tecnologie informatiche mettono a disposizione. Il canale internet e il sito del Comune di Seveso assolvono al diritto dei cittadini di essere puntualmente informati senza faticose burocrazie? I nostri Regolamenti sono in linea con le nuove tecnologie o sono più calibrati rispetto a processi burocratici che assorbono risorse tempo e denaro al solo fine di salvaguardare un centro di potere anacronistico?

Brevi quesiti per delineare le premesse e le ragioni alla mozione che proponiamo.

La trasparenza 4.0 del Comune di Seveso

Il Consiglio Comunale di Seveso
Visto lo Statuto del Comune al Titolo III

Visti i regolamenti del Comune di Seveso


Visto il Decreto Legislativo n. 33/2013 Art. 5 - Accesso civico (estratto) 1. L'obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione. 2. Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall'articolo 5-bis. 3. L'esercizio del diritto di cui ai commi 1 e 2 non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente. L'istanza di accesso civico identifica i dati, le informazioni o i documenti richiesti e non richiede motivazione. L'istanza può essere trasmessa per via telematica secondo le modalità previste dal decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, ed è presentata alternativamente ad uno dei seguenti uffici: • a) all'ufficio che detiene i dati, le informazioni o i documenti; • b) all'Ufficio relazioni con il pubblico; • c) ad altro ufficio indicato dall'amministrazione nella sezione "Amministrazione trasparente" .

CONSIDERATO
Che il Comune di Seveso detiene un sito internet
www.comune.seveso.mb.it e che oggi è da ritenersi la principale se non unica piattaforma digitale del Comune finalizzata ad adempiere alle finalità d'informazione e trasparenza.

Che il sito dispone dei link “Albo pretorio” e Amministrazione trasparente” dove poter consultare l'azione amministrativa del Comune costituita da Atti deliberativi da ritenersi i soli e principali veicoli di trasparenza nel rispetto del Decreto 33/2013

IL CONSIGLIO COMUNALE

Impegna il Sindaco e la Giunta Municipale a sviluppare e consolidare processi organizzativi che favoriscono la massima fruibilità digitale degli atti e documenti che costituiscono l'azione Amministrativa.

Stabilisce un miglioramento della pagina Internet del sito Comunale mettendo in adeguato risalto migliorandone la fruibilità e la facilità di ricerca i link – albo pretorio - amministrazione trasparente e il Bilancio Comunale.

Divide gli atti per settori e ambiti di competenza e li lascia pubblicati e fruibili per un tempo non inferiore ai 18mesi e se si tratta di investimenti, non inferiore ai 18 mesi da quando l'opera è stata realizzata.

Pubblica ogni elaborato statistico riguardante lo stato sociale e economico della città di Seveso.

Stabilisce che gli atti all'ordine del giorno del Consiglio Comunale siano tempestivamente pubblicati e fruibili da tutti i cittadini dal giorno stesso di convocazione del CC.

Stabilisce che ogni azione di spesa superiore a € 10.000,00 sia divulgata da un comunicato stampa dove l'informazione non può prescindere dall'indicare le modalità, i fornitori incaricati e il costo sostenuto .

Infine si stabilisce l'istituzione di un link nell'ambito settore edilizia privata/pubblica dove viene pubblicato l'elenco progressivo delle istanze a costruire depositate, completo di tutti i dati che la legge prescrive per il “cartello di cantiere” e per interventi di un certo spessore s'invita a pubblicare la tavola degli esterni.
Perché il costruire un nuovo edificio è certamente un fatto di valore patrimoniale privato ma la forma dell'edificio è sempre un fattore d interesse pubblico che connota e forma la città oltre ad essere atti che rientrano pienamente nelle finalità di trasparenza amministrativa regolati per legge.


La mozione è stata firmata e depositata in questi giorni dai Consiglieri Comunali

Anita Argiuolo  e Ersilia Cappelletti


Dal Blog del Segretario di Circolo

Considerazioni in merito alla scelta di Matteo Renzi  di lasciare il Partito Democratico e costituire propri gruppi Parlamentari

leggi qui

venerdì 6 settembre 2019

Festa de l'Unità


Estate rovente o pazza Estate come qualcuno ha definito la crisi di Governo più pazza della Storia.

Una crisi che si è risolta con un nuovo Governo dove il Partito Democratico assume le sue responsabilità.

Domenica il Segretario Nazionale  chiude la festa Nazionale a Ravenna e sarà interessante e appassionante seguire il suo comizio.

Ore 17.30 – L’ITALIA È PIÙ BELLA – MANIFESTAZIONE DI CHIUSURA DELLA FESTA NAZIONALE
con Ouidad Bakkali, Alessandro Barattoni, Stefano Bonaccini, Paolo Calvano, Michele De Pascale e NICOLA ZINGARETTI
– segui il dibattito su Facebook

giovedì 5 settembre 2019

Le leggi razziali in Italia: 5 settembre 1938 - l'infamia fascista












5 settembre 1938, una data nefasta per l'Italia, Vittorio Emanuele III firmò il primo provvedimento voluto da Mussolini contro gli ebrei: l'esclusione delle scuole delle persone di "razza ebraica". Da quel momento furono 180 le leggi contro gli ebrei.
L'Italia era ancora autonoma, ed infatti Mussolini rivendicò con forza la propria decisione: "Chi dice che stiamo imitando qualcun altro, è un deficiente". Il riferimento era ad Hitler: alcuni pensavano che il Duce volesse solo imitare Hitler. No. Mussolini scrisse ed approvò le leggi razziali. Il genero di Mussolini, Galeazzo Ciano, scrive nel suo diario parlando del "Manifesto della Razza": "Il Duce mi dice che in realtà l’ha quasi completamente redatto lui". Il "Manifesto della razza", firmato da 10 scienziati, spiegava perchè la razza italiana era migliore delle altre.



Mussolini fu autonomo nella scelta però imitò la ferocia nazista nello sterminio degli ebrei. Italiani brava gente, questa è la narrazione che spesso facciamo oggi di quell'evento: declassiamo le leggi razziali alla pazzia di Mussolini e dei fascisti. Mentre, nel nostro immaginario, il "popolo" (cioè noi) non era fascista e non aderì alle leggi razziali.

Nulla di più falso: gli ebrei italiani morirono nei campi di concentramento come morirono gli ebrei tedeschi, gli ebrei polacchi, gli ebrei di tutti i paesi conquistati dall'alleanza tra fascisti italiani e nazisti tedeschi. Non si levarono proteste per le leggi razziali: ufficialmente era impossibile (l'Italia era una dittatura, la protesta non era consentita) ma anche nel "popolino" non ci furono particolari reazioni. Anzi... qualche italiano denunciò gli ebrei. Perchè un "operaio" in meno liberava un posto di lavoro. E la "spia" era favorita in questi casi.
Certo: ci furono Cittadini italiani che rischiarono la vita per proteggere gli ebrei. Ma la maggioranza fu indifferente alla leggi razziali, che tutti gli italiani conoscevano. Gli ebrei furono trattati in Italia come negli altri paesi europei. Tre le differenze rispetto agli altri paesi compresi o conqusitati dall'alleanza tra i fascisti italiani e i nazisti tedeschi: l'80% circa degli ebrei italiani si salvò: una percentuale molto alta. 1) In Italia le leggi razziali arrivarono "anni dopo" quelle tedesche (ci fu meno tempo per organizzarsi rispetto ai tedeschi: nel 1938 i campi di sterminio tedeschi erano operativi e vennero usati anche per i paesi occupati dai nazisti), 2) perchè l'organizzazione dello sterminio richiese più tempo di quanto stimato -disorganizzazione-: durante il regime nemmeno i treni arrivavano in orario! Semplicamente non ci si poteva lamentare quindi i ritardi venivano taciuti. 3) l'avanzata degli alleati liberò gli italiani dalla dittatura e gli ebrei dalla morte: lo sbarco in Sicilia dei liberatori avvenne nel 1943.

46 furono i campi di concentramento in Italia: alcuni furono campi di sterminio, altri di "concentrazione" degli ebrei e, in misura minore, degli oppositori al regime.
 
Il razzismo in Italia ci fu: molti furono realmente razzisti, molti furono razzisti per convenienza personale: denunciarono un concorrente, denunciarono un vicino, denunciarono il proprietario di una casa per prendere la sua casa. Ma il "razzismo" in genere era accettato anzi... chi difendeva gli ebrei era accusato di essere un "pietista" che con il suo pietismo permetteva agli ebrei di espandersi ai danni degli italiani. Un po' come le persone accusate oggi di essere "buonisti": desiderare che ogni persona sia trattata in modo umano è considerato da alcuni come una cosa negativa. Se sei "buonista" non aiuti gli italiani, non ti interessa l'Italia. Se invece sputi su un migrante sei un bravo italiano! 
 

 
 
 
E' vietato agli ebrei insegnare nelle scuole o frequentarle (5 settembre 1938: prime leggi razziali)
E' vietato agli ebrei insegnare privatamente
E' vietato agli ebrei lavorare nelle biblioteche
I testi redatti, curati o commentati da ebrei, sia da soli che con altri autori ariani (italiani), non possono essere utilizzati nelle scuole
Le carte geografiche murali di autori ebrei sono vietate
 
E' vietato agli ebrei iscriversi al Partito Fascista (dava dei vantaggi l'iscrizione al Partito fascista)
E' vietato agli ebrei sposarsi con italiani "ariani"
E' vietato agli ebrei ottenere la cittadinanza italiana (e se l'hanno ottenuta dopo il 1918 la perdono)
E' vietato agli ebrei essere tutori di minori al posto dei genitori defunti e in alcuni casi viene tolta agli ebrei la patria potestà dei propri figli minori
E' vietato agli ebrei prestare servizio militare
 
E' vietato agli ebrei lavorare nell'amministrazione pubblica
E' vietato agli ebrei lavorare in imprese private di interesse pubblico (banche, assicurazioni, eccetera)
E' vietato agli ebrei lavorare come pilota
E' vietato agli ebrei lavorare come avvocato
E' vietato agli ebrei lavorare come ostetrica
E' vietato agli ebrei lavorare come geometra
E' vietato agli ebrei lavorare come notaio
E' vietato agli ebrei lavorare come giornalista
E' vietato agli ebrei lavorare come architetto
E' vietato agli ebrei lavorare come medico
E' vietato agli ebrei lavorare come farmacista
E' vietato agli ebrei lavorare come veterinario
E' vietato agli ebrei lavorare come ingegnere
E' vietato agli ebrei lavorare come procuratore
E' vietato agli ebrei lavorare come patrocinatore legale
E' vietato agli ebrei lavorare come ragioniere
E' vietato agli ebrei lavorare come ottico
E' vietato agli ebrei lavorare come chimico
E' vietato agli ebrei lavorare come saltimbanco girovago
E' vietato agli ebrei lavorare come agronomo
E' vietato agli ebrei lavorare come geometra
E' vietato agli ebrei lavorare come perito industriale
E' vietato agli ebrei lavorare come perito agrario
E' vietato agli ebrei lavorare alla dogana o comunque fare attività doganali 
E' vietato agli ebrei lavorare come portiere in stabili abitati da ariani (italiani)
E' vietato agli ebrei lavorere come mediatore
E' vietato agli ebrei lavorare come piazzista
E' vietato agli ebrei lavorare come commissario
E' vietato agli ebrei lavorare come commerciante ambulante
E' vietato agli ebrei lavorare come guida turistica 
E' vietato agli ebrei lavorare come interprete
E' vietato agli ebrei fare l'affittacamere
 
E' vietato agli ebrei avere una rivendita di tabacchi 
E' vietato agli ebrei avere o gestire un'agenzia d'affari
E' vietato agli ebrei avere o gestire una sala da ballo
E' vietato agli ebrei avere o gestire una scuola di taglio
E' vietato agli ebrei avere o gestire un'agenzia di viaggio
 

E' vietato agli abrei possedere la licenza di taxista
E' vietato agli ebrei possedere un'azienda
E' vietato agli ebrei gestire un'azienda
E' vietato agli ebrei farsi pubblicità
E' vietato agli ebrei possedere un fabbricato
E' vietato agli ebrei possedere un terreno
 
E' vietato agli ebrei vendere gioielli
E' vietato agli ebrei vendere oggetti usati
E' vietato agli ebrei vendere apparecchi radio
E' vietato agli ebrei vendere libri
E' vietato agli ebrei vendere penne, matite, quaderni
E' vietato agli ebrei vendere articoli per bambini
E' vietato agli ebrei vendere carte da gioco

E' vietato agli ebrei frequentare luoghi di villeggiatura come la Versilia, molte località di montagna, Ostia e i lidi vicino a Roma. In pratica, un po' dappertutto, non possono andare in spiaggia
 
E' vietato nei programmi radiofonici trasmettere opere scritte da autori ebrei.
E' vietato nei teatri rappresentare opere scritte da autori ebrei.
E' vietato nelle mostre esporre opere di pittori ebrei
E' vietato nelle mostre esporre opere di scultori ebrei
E' vietato agli ebrei fare l'attore
E' vietato agli ebrei fare il regista
E' vietato agli abrei fare lo sconografo
E' vietato agli ebrei fare il musicista
E' vietato agli ebrei fare il direttore d'oechestra.
E' vietato agli ebrei fare il fotografo
E' vietato agli ebrei fare il tipografo
E' vietato agli ebrei vendere oggetti d'arte
E' vietato agli ebrei vendere oggetti sacri, soprattutto se cristiani
 
E' vietato agli ebrei possedere una radio
E' vietato agli ebrei tenere cavalli
E' vietato agli ebrei allevare piccioni 
E' vietato agli ebrei assumere domestici “di razza ariana”


E' vietato agli ebrei comparire sugli elenchi telefonici e, se già iscritti, vengono cancellati
E' vietato agli ebrei pubblicare necrologi




E' vietato dare ad una strada, ad una scuola ad un istituto nomi ebraici. Quelli presenti vengono cancellati e intitolati ad italiani non ebrei

E' vietato agli ebrei iscriversi in un'associazione culturale
E' vietato agli ebrei iscriversi in un'associazione sportiva
E' vietato agli ebrei partecipare a gare sportive, perchè il CONI li ha espulsi da tutte le federazioni nazionali

IL 25 APRILE SIAMO QUI CON LE NOSTRE BANDIERE PER RIAFFERMARE LA LIBERTà E LA DEMOCRAZIA DELL’ITALIA LIBERATA

IL 25 APRILE SIAMO QUI CON LE NOSTRE BANDIERE PER RIAFFERMARE LA LIBERTà E LA DEMOCRAZIA DELL’ITALIA LIBERATA Un anno prima dell’omicidio di...