sabato 17 novembre 2018

Segreteria provinciale: lista "Nuovi territori" (Mariano Delle Cave)

NUOVI TERRITORI


candidato segretario provinciale: MARIANO DELLE CAVE




Questo lavoro è frutto del contributo di idee di tanti disinteressati volontari, semplici iscritti o anche amministratori di questa provincia, che hanno consentito, grazie a quelle idee, la presentazione di questa lista. A tutti va un sincero grazie, per l’aiuto e il sostegno profuso in questi giorni per dare al Partito Democratico di Monza Brianza un nuovo e più rinnovato entusiasmo, in un momento così critico per il nostro Paese e in particolare per il nostro territorio. 



UNA COMUNITA' DI PERSONE DENTRO UNA COMUNITA' POLITICA
Il gruppo che presenta la candidatura di Mariano Delle Cave è composto da persone con provenienza politica diversa, tutti però animati dal desiderio di condividere, cooperare, costruire legami e relazioni per rafforzare, in generale, il PD in una vera e sincera comunità politica, con l’obiettivo di dare ai territori brianzoli una proposta politica e di governo credibile. 
Cooperare, quindi, dentro e fuori il PD, per mettere in circolo idee nuove e nuove pratiche, non rinunciando a disegnare percorsi ambiziosi e di ampio respiro in un territorio come il nostro dove non sempre è facile far politica con partecipazione, esperienza, creatività, per progettare “Nuovi Territori”. La Brianza, se da un lato, si connota ancora per eccellenze (internazionali) industriali e artigianali, nonostante le profonde crisi economiche, dall’altro è spesso connotata da contraddittori sentimenti individualistici – diremo, come un tempo, “conservatori” - animati da una arida esigenza di acritica sicurezza e di quieto vivere. Il tempo presente ci obbliga ad affermare con forza la necessità di possibili “altri tempi”, a far leva su tutte le nostre risorse di intelligenza, cultura, merito, esperienza, creatività, per concorrere a progettare “tempi nuovi”: con un profondo radicamento nei bisogni più autentici dei nostri territori
Tutto nella consapevolezza che dentro e fuori il PD, vi sono percorsi esistenziali e sociali, vissuti ed esperienze diverse che interagiscono e sono interdipendenti, vissuti che, per la loro varietà, sono una ricchezza che richiede capacità di armonizzazione, di ascolto e sintesi e soprattutto promuovendo la cultura del merito. È nostro dovere, in questa situazione di accentuato disagio, di far fronte al crescere di un diffuso sentimento di rancore che alcune forze politiche hanno saputo intercettare e che sono riuscite ad addebitare ad altri fenomeni (l’Europa, la politica economica cinese, gli immigrati, la casta) invece che a quelli reali.
Il rancore ha portato con sé chiusura, paura, appiattimento del proprio agire sul presente, perdita della speranza. Vi è quindi la necessità di rimettere in circolo quest’ultima e dare ai ceti sociali più impoveriti dalla crisi economica una nuova prospettiva.



I NUOVI TERRITORI PARTONO DA NUOVI E PIU' INTEGRATI CIRCOLI
Il nostro territorio è caratterizzato da centri abitati molto piccoli.  È tempo che anche la nostra Provincia promuova discussioni proprie di una città metropolitana, abbandonando i limiti, non i pregi, della dimensione paese.  Siamo convinti da tempo che, nel massimo rispetto della storia e della memoria storica di tante di queste città, il nanismo non sia solo una malattia delle imprese locali, ma anche delle nostre comunità̀ brianzole. 
L’insopprimibile esigenza di difendere tradizioni e luoghi del cuore ben può coniugarsi con quella di allargarne i confini. Questo Partito deve essere il laboratorio coraggioso per preparare la nuova sfida politica ed elettorale in termini territorialmente diversi. Anche a livello provinciale.  Siamo intimamente convinto che i Piani di Zona debbano diventare Piani di Città nuove. Ma questo lavoro dovrebbe partire da un maggiore coordinamento dei Circoli limitrofi, attraverso gli incontri, le feste, i gruppi di lavoro, per la costruzione di un orizzonte più̀ ampio. 
L’autonomia finanziaria, la necessità ineludibile di servizi integrati e nuove politiche territoriali, devono far comprendere a tutti che, da soli e nei pochi chilometri istituzionali, si possa fare ben poco. È quindi evidente che la nuova Segreteria, attraverso le sue competenze di Organizzazione, dovrà porsi come obiettivo quello di essere il punto di partenza prima, e il trait d’union poi, di raccordi territoriali. Crediamo che sia importante non solo il contributo degli amministratori, ma anche dei circoli nella proposizione di nuove e più integrate soluzioni territoriali, con positive ricadute, soprattutto economiche, nei nostri Comuni, privi ormai da tempo delle capacità di spesa del passato. Solo con Comuni e progetti integrati possiamo intercettare le eccellenze brianzole ed essere interlocutori seri e credibili con le associazioni di impresa e sindacali per sviluppare i nostri territori. Ci impegniamo a costituire un gruppo di lavoro che proponga agli organismi provinciali nuovi contributi per sviluppare i progetti di integrazione territoriale.



CONOSCERE E STUDIARE

Riteniamo fondamentale che il PD locali organizzi percorsi di formazione, conferenze e seminari che aiutino ad interpretare ed affrontare le necessità locali, oltre che temi di più ampio respiro. Servono occasioni per far conoscere ai futuri amministratori il funzionamento dell’apparato amministrativo, come interpretare leggi e normative o ancora come rapportarsi con i problemi sociali del territorio. Servono momenti in cui si impari a collaborare, comunicare e relazionarsi utilizzando nel modo più efficace i mezzi oggi a disposizione. Serve conoscere la nostra Provincia, anche con l’acquisizione di dati statistici puntuali: quanti abitanti, come sono distribuiti sul territorio, le loro professioni, il loro pendolarismo, i loro lavori.
Dobbiamo anche essere in grado di legare il locale con il globale, la nostra Provincia non è un’isola, e ciò che accade nel mondo, in maniera più o meno accentuata, con tempi più o meno accelerati, investe e/o lambisce la nostra Città. Diventa quindi necessario uno sguardo anche sul mondo e aprire la riflessione anche oltre la nostra Provincia, per discutere di Europa e di quello che accade nel mondo.




LAVORO
Se c’è una dimensione della vita dove il PD deve essere protagonista è quella del lavoro.  Vi deve essere una maggiore conoscenza del mondo del lavoro in Provincia, e una continua ed efficace interlocuzione con le forze produttive (siano essi sindacati, imprese o lavoratori) e le istituzioni di supporto alle politiche attive (centri per l’impiego e istituti tecnici superiori e professionali). É certo che in questo ambito la dimensione locale è insufficiente e la conoscenza e la discussione può essere almeno al livello di Provincia, ma una riflessione sul lavoro deve essere svolta, anche in maniera “eretica”, intrecciandola con quella sui tempi di vita, con quella dei rapporti tra capitale e lavoro, con quella sulla dignità del lavoro (se è vero che è nel lavoro dignitoso che s’incontra “l’umano”), sui nuovi lavori, con la questione di genere (disparità di salario a parità di mansioni, differenze nelle carriere, conciliazione tra lavoro e esigenze di vita).
Porsi i problemi della nascita dell’intelligenza artificiale, della robotizzazione del lavoro, significa porsi il problema di quali e quanti lavori spariranno e di come assicurare una vita dignitosa a chi perderà il lavoro a causa delle nuove tecnologie. Significa anche indicare a chi il lavoro deve ancora trovarlo quali opportunità si apriranno ed operare perché il futuro non sia solo una minaccia.



AMBIENTE
La nostra Organizzazione Provinciale deve dedicare maggiore attenzione ai temi ambientali ed al dialogo con le associazioni locali, di impresa e le istituzioni e deve essere soprattutto in grado di sviluppare una politica ambientale basata sulla riduzione:  ✓ dell’inquinamento atmosferico con interventi seri, efficaci e sistematici, quali reali politiche di sviluppo dei trasporti locali e di riduzione di prodotti industriali che limitino le soglie come quella del pm 10 ormai purtroppo dimostrate essere gravemente nocive per la salute; ✓ dei rischi naturali, a cominciare da quello idrogeologico spaventosamente aumentato da quando la pulizia e la manutenzione dei reticoli fluviali e’ stata sospesa/diminuita;  ✓ dei rischi collegati a cedimenti strutturali di infrastrutture, purtroppo alle cronache troppo spesso recentemente, che necessitano monitoraggi specifici propedeutici ad interventi di manutenzione efficaci. 
Questo Partito ha inoltre la necessità e l’urgenza di promuovere ed accompagnare una proposta che finalmente porti alla creazione di una grande società pubblica per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per l’area brianzola.





W LE DONNE
La nascita del gruppo delle “Donne Democratiche” è sicuramente la novità più rivitalizzante accaduta nel recente passato nel mondo PD locale, soprattutto di Monza. Riteniamo importate valorizzare l’energia che il gruppo sprigiona, la sua capacità di attrazione anche in ambiti diversi dal PD, la sua capacità di individuare temi sui quali riflettere.
Dato che il partito è un organismo vivente, inserito in un contesto storico, le differenze di genere esistenti nella società si ripercuotono anche nel partito, e quindi il partito deve essere in grado, anche con azioni positive, di promuovere la partecipazione femminile al suo interno. Questo non solo in un’ottica restitutoria, ma per la necessità vitale di avere sul reale uno sguardo diverso rispetto a quello maschile.



STARE NELLE ASSOCIAZIONI PER COMUNICARE
La politica locale non può fare a meno di radicamento sul territorio e la comunicazione.  Il nostro radicamento potrà mantenersi solo se saremo partecipi delle realtà di volontariato sociale, culturale e sportivo del territorio in cui operiamo come circoli i suoi iscritti saranno effettivamente integrati nelle realtà territoriali. E’ dovere di ognuno “adottare” un’associazione che persegua progetti integrabili con i nostri. Volontariato laico o cattolico, sport, cultura, associazioni culturali, associazioni sportive: non mancano occasioni per vivere la propria città e toccarne con mano i bisogni, i limiti e i pregi.  Dovremo quindi ascoltare i bisogni e le esperienze delle associazioni, farne sintesi in proposte politiche e amministrative aprendoci alla loro diretta partecipazione.



LA DISABILITA': QUESTA SCONOSCIUTA
Chi ha un parente con disabilità non reclama pietà ma diritti e sostegno emotivo. Questo è mancato alle famiglie che hanno vissuto il proprio disagio in solitudine.
Le leggi da sole non bastano esse si devono tradurre in un impegno globale della comunità e del territorio locale. La funzione della politica e del partito democratico deve diventare un importante volano di aggregazione. Si possono sperimentare gruppi di autoaiuto che si muovono dagli Enti alle famiglie e non viceversa perché' molto spesso le famiglie distrutte dal dolore non conoscono nemmeno le risorse che esistono nei propri territori. Un altro concetto da superare a nostro avviso è quello del puro assistenzialismo. Prediligiamo una visione personalizzata dei progetti famigliari di assistenza, perché' non esiste il disabile isolato da curare ma tutta la famiglia in cui questo soggetto vive.
La scorsa legislatura ha visto due leggi importanti a favore dei soggetti fragili a a firma Partito Democratico ovvero il Dopo di Noi e l'incardinamento di un testo di legge chiamato legge Bignami (Gruppo Misto) che ha definito il cargiver familiare  la persona che si prende cura del coniuge ,di una delle parti delle unioni civili tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado ovvero, nei soli casi indicati dall''art 33 comma tre della legge 104 /1992 anche da un familiare entro il terzo grado che a causa di malattia infermità o disabilità, anche croniche o degenerative non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di se' , sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata p sia titolare di indennità' di accompagnamento" Due testi di legge importantissimi che faticano però a tradursi in aiuti concreti perché' gli Enti Preposti (Enti locali Asl) non lavorano in rete al fine di progettare interventi personalizzati preferendo piuttosto che niente contributi a pioggia.



I CANDIDATI PER L'ASSEMBLEA PROVINCIALE
 


ZONA OVEST
ALBERTI ALESSIO DESIO, 10/04/1989 DESIO
BERTOCCHI PATRIZIA MULAZZO, 10/06/1959 SEREGNO
ROMEO FRANCESCO MELITO DI PORTO SALVO, 30/11/1973 CESANO MADERNO
ZANELLATO ELISA MILANO, 05/04/1976 CESANO MADERNO
ZINI STEFANO PADERNO DUGNANO, 12/05/1967 VAREDO
FASOLA VALERIA MONZA, 10/07/1966 NOVA MILANESE
SCHIAVON CLAUDIO NOVA MILANESE, 06/04/1952 NOVA MILANESE
MADERNA ANTONIA MILANO, 05/06/1965 CESANO MADERNO
DUGNANI MAURILIO SEREGNO, 29/09/1947 SEREGNO
GOBBI PAOLA PIACENZA, 31/07/1970 VAREDO
BARISON DANIELE MONZA, 12/05/1991 SEVESO
GRANDI CHIARA MANTOVA, 14/11/1952 DESIO
GHEZZI CARLO LIMBIATE, 10/05/1966 LIMBIATE
SCALFAROTTO VANESSA FOGGIA, 05/09/1972 MEDA
DEGAN GABRIELE DESIO, 02/04/1966 DESIO
POGLIANI NADIA SEVESO, 19/10/1973 SEVESO
LISSI GIULIO COMO, 11/08/1953 MEDA
PAGANI RITA NOVA MILANESE, 10/03/1953 NOVA MILANESE
NOVATI ANDREA ABELE MONZA, 24/01/1971 SEREGNO
TASCA LINA TERESA LEGNARO, 03/07/1946 NOVA MILANESE
CHINELLATO GIAN ANTONIO SEREGNO, 27/03/1958 SEREGNO


MONZA
GUERRIERO DOMENICO AVELLINO, 31/01/1969 MONZA 2
PONTANI FRANCESCA MILANO, 28/06/1963 MONZA 1
BENZO LUCA GENOVA, 26/10/1959 MONZA 2
MATANO LILIANA FOGGIA, 21/01/1978 MONZA 6
TROIA BRUNO PANTALEO S. GIOVANNI ROTONDO, 16/02/1973 MONZA 6
SPADAFORA GRAZIELLA PALERMO, 04/02/1960 MONZA 2
CINOFFO GIUSEPPE PALERMO, 26/04/1957 MONZA 4
CHIODAROLI CLEONICE ROMANO DI LOMBARDIA, 15/07/1954 MONZA 6



ZONA NORD
COLNAGHI DOMENICO VARESE, 30/04/1970
LISSONE VOLONTE’ MARIA ANTONIETTA LISSONE, 28/11/1958 LISSONE
VERTEMATI ROBERTO MILANO, 26/05/1973 SOVICO
CARRARETTO ROSANNA CASALSERUGO, 11/07/1951 LISSONE
MADDALONI STEFANO CARATE BRIANZA, 24/11/2000 BESANA BRIANZA
RIVOLTA ALMA VEDANO AL LAMBRO, 17/09/1952 VEDANO AL LAMBRO
TOGNASSO GIUSEPPE MILANO, 03/08/0935 BRIOSCO RENATE VEDUGGIO
CAPPELLETTI ORSOLA MILANO, 01/04/56 LISSONE
DI MOLFETTA LORENZO SEGRATE, 26/10/1996 BRIOSCO RENATE VEDUGGIO
TETTAMANZI GIOVANNA VEDUGGIO CON COLZANO, 19/03/1960 BESANA BRIANZA
ARIENTI GIANCARLA ROBECCHETTO CON INDUNO, 15/07/1954 BESANA BRIANZA
SANVITO AUGUSTO VEDANO AL LAMBRO, 02/01/1953 VEDANO AL LAMBRO


ZONA EST
MARANESI CRISTINA VIMERCATE, 16/06/1982 VIMERCATE
CALLONI MICHELE MONZA, 18/07/1973 ARCORE
MARTELLO CARMELA detta MELINA BRONTE, 29/03/1955 BRUGHERIO
VILLA LUCA VIMERCATE, 27/06/1993 ARCORE
VILLA MARIACHIARA MONZA, 16/07/1957 VIMERCATE
BRESCIANI GIANNI MILANO, 08/09/1966 BERNAREGGIO
MARCELLA ANGELINA OSNAGO, 22/10/1958 BERNAREGGIO
FORMIS VALERIANO PIEVE D’OLMI, 13/08/1943 VIMERCATE
BELLODI DANIELA FINALE EMILIA, 19/09/1949 VIMERCATE
DELL’ORTO LUIGI MONZA, 11/07/1963 CAMPARADA CORREZZANA LESMO
RIBODLI CARLA ARCORE, 03/11/1939 ARCORE
SANTAMBROGIO LUCA VIMERCATE, 10/09/1993 VIMERCATE
MAGNI MARIA ARCORE, 05/04/0954 ARCORE
VINCIGUERRA SERGIO CHATENAY MALABRY 15/02/1969 VIMERCATE
ROVAI SUSI MILANO, 27/03/1961 VIMERCATE
SESANA MARCO VIMERCATE, 27/04/1992 BURAGO DI MOLGORA
GOZZI MARIA RITA MILANO, 03/02/1963 BRUGHERIO

Nessun commento:

Posta un commento

IL 25 APRILE SIAMO QUI CON LE NOSTRE BANDIERE PER RIAFFERMARE LA LIBERTà E LA DEMOCRAZIA DELL’ITALIA LIBERATA

IL 25 APRILE SIAMO QUI CON LE NOSTRE BANDIERE PER RIAFFERMARE LA LIBERTà E LA DEMOCRAZIA DELL’ITALIA LIBERATA Un anno prima dell’omicidio di...