giovedì 6 settembre 2018

La Lega Nord chiede "di dimenticare" i 49.000.000 di euro ma il riesame respinge la richiesta

Il riesame accoglie il ricorso della Procura e conferma il sequestro dei 49 milioni di euro di rimborsi elettorali non dovuti.

Una Lega che chiede di essere slegata dalle regole che valgono per qualsiasi italiano. Orribile infatti la motivazione difensiva della Lega di Salvini. Tutti noi italiani, se commettiamo un reato, siamo costretti a risarcire lo Stato o l'altro Cittadino che abbiamo danneggiato. Se un italiano ruba dei soldi e li spende non può dire: "Scusate, ho già speso quei soldi. Amici come prima?". Gli viene pignorata la casa, una parte dello stipendio, insomma lo Stato agisce per recuperare i soldi rubati.

Per la Lega di Salvini questo principio non vale: la Lega si sente superiore agli italiani. Agli italiani poveri cristi che fanno fatica a vivere: non paghi le tasse perchè sei disoccupato e hai tre figli? Ti pignoro la casa.
Addirittura (il caso Bramini insegna): non paghi le tasse ma degli enti pubblici ti devono più soldi di quanti devi pagarne tu? Ti pignoro lo stesso la casa!

Per la Lega di Salvini questo principio non vale: secondo loro (vedi nota1) non si possono prendere i soldi perchè i 49.000.000 di euro non ci sono più quindi i soldi che ci sono adesso non sono quelli del reato!

Per fortuna il riesame non ha accolto questa tesi "prima la Lega e poi gli italiani". Anche se, francamente, ho molti dubbi che lo Stato (cioè noi italiani) riesca comunque a recuperare i 49.000.000 fatti sparire dalla Lega.

Rimane il solito principio (che per noi del PD è sempre valido): la Lega Nord può fare ulteriori ricorsi e fino all'ultima sentenza non sono colpevoli.
Moralmente però possiamo considerarli in modo pessimo (la laurea al Trota, i diamanti in Tanzania, eccetera).

Roberto Fumagalli





Breve storia dei 49.000.000 di euro che la Lega Nord deve restituire
Nel luglio del 2017 il tribunale di Genova ha condannato per truffa ai danni dello Stato il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, oltre ad altre persone della Lega. Il procedimento riguardava i rimborsi elettorali ricevuti dalla Lega – che allora si chiamava Lega Nord – tra il 2008 e il 2010, che erano stati utilizzati invece per spese personali.




Nota 1
Su Repubblica (link sotto) leggiamo che "Abbiamo depositato una consulenza per dimostrare che i soldi che la Lega ha in cassa ora sono contributi di eletti, donazioni di elettori e del 2 per mille della dichiarazione dei redditi. Sono somme lecite che hanno un fine costituzionale: consentono al partito di perseguire finalità democratiche. Dire che sono profitto del reato è un non senso giuridico".











 
Alcuni articoli di giornali

https://www.repubblica.it/politica/2018/09/06/news/fondi_lega_il_riesame_accoglie_il_ricorso_della_procura_su_sequestro_49_milioni-205731065/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1

https://www.tpi.it/2018/09/06/sentenza-fondi-lega-sequestro/






Nessun commento:

Posta un commento

La scuola dell'infanzia pubblica è una priorità, ma secondo legalità e trasparenza - La risposta della minoranza alle false accusa della maggioranza

Apprendiamo da un articolo de Il Giorno (poi apparso anche su altre testate) che i consiglieri di maggioranza del Comune di Seveso accusan...