sabato 25 aprile 2020

BUON 25 APRILE PER UNA NUOVA PASSIONE CIVILE

Care, Cari

«Festeggiare il 25 aprile - giorno anche di San Marco - significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha esordito nel suo discorso al Teatro Da Ponte di Vittorio Veneto in occasione del 74mo anniversario per la festa della Liberazione.
25 Aprile 2019 Il Presidente dell'ANPI Seveso prende la parola fuori programma ufficiale perchè non voluto dall'Amministrazione Comunale Leghista. Quest'anno grazie ad una maturità democratica non sarà così e ne siamo lieti.


Vi scrivo iniziando con le parole del nostro Presidente della Repubblica Italiana, perchè la festa che celebriamo è innanzitutto una festa di Popolo e di Nazione antifascista, antirazzista e democratica. Non dimentichiamolo. Non è la festa individuale di ognuno di noi ma di un Popolo che ha lottato e dopo le Guerre si è dato una Costituzione e ha costruito un'identità Nazionale

E' eufemistico paragonare il presente ad una guerra. Non c'è paragone, nell'oppressione, nella carestia, nel sacrificio, nelle brutalità, nel razzismo violento, nella tirannide vissuta nel ventennio fascista e negli anni delle Guerre. Oggi conosciamo la Storia dalla lettura dei libri perchè non c'è più la testimonianza diretta, ma rimane e rimarrà il 25 aprile.
Facciamo festa per comprendere e per non ricadere. Facciamo Festa per onorare chi ha lottato per la liberazione e l'uguaglianza, per la solidarietà e per la costruzione dello Stato Democratico. Facciamo Festa per caricarci di nuove energie utili alla protezione e al mantenimento di un bene che va custodito e alimentato giorno dopo giorno.

E' tanto il tempo trascorso e nel  75esimo anniversario della liberazione, non è poca cosa. Il tempo lo sappiamo stempera, affievola, dimentica ed è per questo che ogni anno ricarichiamo le pile della passione civile e democratica e ne ristabiliamo il senso.

L'Europa tra il 1914 e il 1945 precipitò in un abisso di barbarie: combattè due guerre mondiali, minacciò le fondamenta stesse della sua civiltà e parve testardemente incamminata sulla via dell'autodistruzione.

A noi aspetta oggi ritrovare il senso e rilanciare l'Europa unita incanalando le energie contro quelle sirene dei nazionalismi e dei populismi.

Ciò che allora rese possibile gettare le prime basi per la costruzione europea fu una rivolta morale contro le guerre del Novecento, cui si uni un'autentica passione civile.” Sarebbe da ingenui credere che il rischio di guerre simili non esista più, anche se ora sembrano premere altre pulsioni: immigrazione, insicurezze, lavoro, clima e ora in piena emergenza covid19.
Chi soffia sul fuoco di questi sentimenti ha grande spazio. E si finisce così per dimenticare che la costruzione europea è una potente fonte di sicurezza e di pace per il domani.”

Ci aspetta una nuova resistenza, e il 25 Aprile è qui a ricordarcelo per una sempre nuova passione civile.

Buon 25 Aprile
Viva l'Europa Via l'Italia.

Gianluigi Malerba
Segretario di circolo PD Seveso



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