Cari e Care Democratiche
Lasciamo alle spalle un
2021 della ripresa e della resilienza per imboccare speriamo un 2022 di
crescita e di maggior salute.
Abbiamo di recente
promosso in Consiglio Comunale un’interpellanza al fine di capire e sollecitare
l’Amministrazione Comunale cosa intende fare per avere a Seveso una “casa della
comunità”(CIRCOLO
DI SEVESO: INTERPELLANZA : VOGLIAMO LA CASA DELLA COMUNITA' A SEVESO
(pdseveso.blogspot.com) quale struttura per assolvere con più efficacia
alla medicina di prossimità o di territorio.
Il 2021 ci ha visto
scendere in campo per le elezioni Comunali con slancio e passione. Noi del
Partito Democratico ce l’abbiamo messa tutta; a elezioni inaspettate abbiamo
dimostrato una grande capacità di reattività e permettetemi anche di coraggio.
Un grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e che ci hanno messo la faccia.
Ora non perdiamoci di
vista, guardiamo al domani insieme, ai nostri obbiettivi vecchi e nuovi di
coinvolgimento e partecipazione rivolti a tutti coloro che credono ancora in
un’azione riformatrice dentro e fuori il Partito e in un progetto di una Seveso
più bella.
C’è un’idea di crescita
qualitativa della nostra città che continueremo a portare avanti se pur dai
banchi dell’opposizione.
Abbiamo chiesto e
sollecitato i lavori di ristrutturazione de “La Petitosa” come centro all’Altopiano
per anziani e non solo, nella bella cornice del Parco di Villa Dho, di cui è di
questi giorni la notizia, l’ottenimento di contributi da Regione Lombardia per
la riqualificazione del Parco e non solo. (la Regione Lombardia guidata dalla Lega privilegia nei contributi solo i Comuni amministrati dalla Lega, questo metodo noi lo critichiamo perché mina alla fondamenta i processi amministrativi democratici del sistema locale. Cosa accadrebbe se una Regione a guida centrosinistra premiasse solo i Comuni a guida centrosinistra?)
A livello locale continueremo
nella nostra azione di controllo e proposta seguendo e aggiornando nel tempo la
nostra indicazione del programma elettorale, ricercando il contributo di tutte le
cittadine/i che vogliono partecipare.
A breve i rappresentanti
democratici della Nazione provvederanno all’elezione del nuovo Presidente della
Repubblica. Ce lo aspettiamo sempre garante della Costituzione e altamente
rappresentativo per spessore morale e intellettuale, su questo il Partito farà
sicuramente la sua parte, se pur consapevoli della nostra forza in Parlamento.
Ricordandoci sempre che
quello che abbiamo è quello che siamo.
Allora interroghiamoci
sempre sul chi siamo? Lo fa come di consueto il 55esimo rapporto del Censis,
come al solito ci dice molte cose sulla società Italiana dandoci questa volta una
fotografia sociale dell’irrazionale.
“Per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni di persone) il
Covid semplicemente non esiste. Per il 10,9% il vaccino è inutile e inefficace.
Per il 31,4% è un farmaco sperimentale e le persone che si vaccinano fanno da
cavie. Per il 12,7% la scienza produce più danni che benefici. Si osserva una
irragionevole disponibilità a credere a superstizioni premoderne, pregiudizi
antiscientifici, teorie infondate e speculazioni complottiste. Dalle
tecno-fobie: il 19,9% degli italiani considera il 5G uno strumento molto
sofisticato per controllare le menti delle persone. Al negazionismo
storico-scientifico: il 5,8% è sicuro che la Terra sia piatta e il 10% è
convinto che l’uomo non sia mai sbarcato sulla Luna. La teoria
cospirazionistica del «gran rimpiazzamento» ha contagiato il 39,9% degli
italiani, certi del pericolo della sostituzione etnica: identità e cultura nazionali
spariranno a causa dell’arrivo degli immigrati, portatori di una demografia
dinamica rispetto agli italiani che non fanno più figli, e tutto ciò accade per
interesse e volontà di presunte opache élite globaliste. L’irrazionale ha
infiltrato il tessuto sociale, sia le posizioni scettiche individuali, sia i
movimenti di protesta che quest’anno hanno infiammato le piazze, e si ritaglia
uno spazio non modesto nel discorso pubblico, conquistando i vertici dei
trending topic nei social network, scalando le classifiche di vendita dei
libri, occupando le ribalte televisive.”
All’irrazionale si affianca una fotografia demografica che il Santo
Padre recentemente l’ha definita l’inverno demografico Italiano. La popolazione
complessiva scende anno dopo anno.
Il Censis parla di “deficit di futuro della società Italiana” vi si
afferma “che i giovani in Italia sono pochi , troppo pochi per garantire un
futuro al Paese e, soprattutto, sono in rapida estinzione”. Le cause le
conosciamo: invecchiamento (aumenta la vita media) e denatalità. L’Istat ci
dice che la popolazione Italiana cala in tutte le classi di età tranne che in
quella da 65 in su. Stiamo finendo il futuro. Abbiamo più ricordi che sogni.
Ecco l’augurio per il 2022 è che dobbiamo tornare a sognare.
La politica ci deve credere e deve agire, ma anche noi lo dobbiamo
pretendere. Servono politiche coerenti di riforma. Non dobbiamo tralasciare una
diversa politica dell’immigrazione e dell’accoglienza (dall’inverno demografico
ad una primavera multietnica senza paura), della politica economica e dei
salari che in Italia sono tra i più bassi dei Paesi evoluti. Della scuola e
della formazione in tutte le fasi della vita. Dell’opportunità iniziale per
tutti.
Dall’analisi del Censis forse comprendiamo la scarsa affluenza alle urne e il venir meno
della voglia di partecipazione a cui il covid ha dato solo una spallata ma era
già in atto.
Tutto cambia e rapidamente, ma le origini e gli effetti di questi
cambiamenti sembrano sfuggire e non venir compresi negli effetti della loro
complessità. Prevale la percezione della politica azionata e percepita dai soli
effetti della comunicazione.
Sembra prevalere la “politica
netflix”: ideologie on demand, mordi e consuma. Sembra invadere il messaggio
degli “influencer” che spingono su un tema, lo caricano e lo lanciano e lo
enfatizzano sino poi ad esaurirsi e spegnersi rapidamente, piace ai giovani e
condiziona (distrae) la politica quella “istituzionale” dei Partiti in
Parlamento (noi occupiamoci del nostro Partito, forse il meno affine alla
politica netflix ma incapace però di farne un punto di forza) La Politica dei
partiti torni a rivendicare la sua importanza, lo faccia senza
autoreferenzialità, ma lo faccia. “Il rischio è quello di perdere la complessità
del dibattito politico, nella politica on demand i cittadini vengono esposti a
punti di vista frammentati su poche questioni e perdono le chiavi di lettura
più generali e complessive.”
Anche a livello locale avviene lo stesso
impatto di distrazione: i social “sei di seveso se” ad esempio e la stampa locale che non elabora, non
approfondisce, ma semplicemente riporta
il tam tam dei social.
Tocca a Noi, questo è l’intendimento sul nuovo Anno: fare con pazienza e metodo la politica
dell’informazione, della trasparenza sperando che solleciti una nuova
partecipazione e susciti un nuovo interesse.
Facciamolo con gusto e passione, sviluppando i
temi che più ci stanno a cuore. Riempiamo il Circolo d’idee e proposte, (agorà)
coinvolgiamo e lasciamoci coinvolgere in un sano e democratico circolo
virtuoso.
Buon 2022
Gianluigi Malerba
Segretario di Circolo Seveso
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