domenica 2 gennaio 2022

IL NOSTRO AUGURIO DI BUON 2022

 


Cari e Care Democratiche

Lasciamo alle spalle un 2021 della ripresa e della resilienza per imboccare speriamo un 2022 di crescita e di maggior salute. 

Abbiamo di recente promosso in Consiglio Comunale un’interpellanza al fine di capire e sollecitare l’Amministrazione Comunale cosa intende fare per avere a Seveso una “casa della comunità”(CIRCOLO DI SEVESO: INTERPELLANZA : VOGLIAMO LA CASA DELLA COMUNITA' A SEVESO (pdseveso.blogspot.com) quale struttura per assolvere con più efficacia alla medicina di prossimità o di territorio.

Il 2021 ci ha visto scendere in campo per le elezioni Comunali con slancio e passione. Noi del Partito Democratico ce l’abbiamo messa tutta; a elezioni inaspettate abbiamo dimostrato una grande capacità di reattività e permettetemi anche di coraggio. Un grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e che ci hanno messo la faccia.

Ora non perdiamoci di vista, guardiamo al domani insieme, ai nostri obbiettivi vecchi e nuovi di coinvolgimento e partecipazione rivolti a tutti coloro che credono ancora in un’azione riformatrice dentro e fuori il Partito e in un progetto di una Seveso più bella.

C’è un’idea di crescita qualitativa della nostra città che continueremo a portare avanti se pur dai banchi dell’opposizione.

Abbiamo chiesto e sollecitato i lavori di ristrutturazione de “La Petitosa” come centro all’Altopiano per anziani e non solo, nella bella cornice del Parco di Villa Dho, di cui è di questi giorni la notizia, l’ottenimento di contributi da Regione Lombardia per la riqualificazione del Parco e non solo. (la Regione Lombardia guidata dalla Lega privilegia nei contributi solo i Comuni amministrati dalla Lega, questo metodo noi lo critichiamo perché mina alla fondamenta i processi amministrativi democratici del sistema locale. Cosa accadrebbe se una Regione a guida centrosinistra premiasse solo i Comuni a guida centrosinistra?)

A livello locale continueremo nella nostra azione di controllo e proposta seguendo e aggiornando nel tempo la nostra indicazione  del programma elettorale, ricercando il contributo di tutte le cittadine/i che vogliono partecipare.

A breve i rappresentanti democratici della Nazione provvederanno all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Ce lo aspettiamo sempre garante della Costituzione e altamente rappresentativo per spessore morale e intellettuale, su questo il Partito farà sicuramente la sua parte, se pur consapevoli della nostra forza in Parlamento.

Ricordandoci sempre che quello che abbiamo è quello che siamo.

Allora interroghiamoci sempre sul chi siamo? Lo fa come di consueto il 55esimo rapporto del Censis, come al solito ci dice molte cose sulla società Italiana dandoci questa volta una fotografia sociale dell’irrazionale.

Per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni di persone) il Covid semplicemente non esiste. Per il 10,9% il vaccino è inutile e inefficace. Per il 31,4% è un farmaco sperimentale e le persone che si vaccinano fanno da cavie. Per il 12,7% la scienza produce più danni che benefici. Si osserva una irragionevole disponibilità a credere a superstizioni premoderne, pregiudizi antiscientifici, teorie infondate e speculazioni complottiste. Dalle tecno-fobie: il 19,9% degli italiani considera il 5G uno strumento molto sofisticato per controllare le menti delle persone. Al negazionismo storico-scientifico: il 5,8% è sicuro che la Terra sia piatta e il 10% è convinto che l’uomo non sia mai sbarcato sulla Luna. La teoria cospirazionistica del «gran rimpiazzamento» ha contagiato il 39,9% degli italiani, certi del pericolo della sostituzione etnica: identità e cultura nazionali spariranno a causa dell’arrivo degli immigrati, portatori di una demografia dinamica rispetto agli italiani che non fanno più figli, e tutto ciò accade per interesse e volontà di presunte opache élite globaliste. L’irrazionale ha infiltrato il tessuto sociale, sia le posizioni scettiche individuali, sia i movimenti di protesta che quest’anno hanno infiammato le piazze, e si ritaglia uno spazio non modesto nel discorso pubblico, conquistando i vertici dei trending topic nei social network, scalando le classifiche di vendita dei libri, occupando le ribalte televisive.”

All’irrazionale si affianca una fotografia demografica che il Santo Padre recentemente l’ha definita l’inverno demografico Italiano. La popolazione complessiva scende anno dopo anno.

Il Censis parla di “deficit di futuro della società Italiana” vi si afferma “che i giovani in Italia sono pochi , troppo pochi per garantire un futuro al Paese e, soprattutto, sono in rapida estinzione”. Le cause le conosciamo: invecchiamento (aumenta la vita media) e denatalità. L’Istat ci dice che la popolazione Italiana cala in tutte le classi di età tranne che in quella da 65 in su. Stiamo finendo il futuro. Abbiamo più ricordi che sogni.

Ecco l’augurio per il 2022 è che dobbiamo tornare a sognare.

La politica ci deve credere e deve agire, ma anche noi lo dobbiamo pretendere. Servono politiche coerenti di riforma. Non dobbiamo tralasciare una diversa politica dell’immigrazione e dell’accoglienza (dall’inverno demografico ad una primavera multietnica senza paura), della politica economica e dei salari che in Italia sono tra i più bassi dei Paesi evoluti. Della scuola e della formazione in tutte le fasi della vita. Dell’opportunità iniziale per tutti.

Dall’analisi del Censis forse comprendiamo  la scarsa affluenza alle urne e il venir meno della voglia di partecipazione a cui il covid ha dato solo una spallata ma era già in atto.

Tutto cambia e rapidamente, ma le origini e gli effetti di questi cambiamenti sembrano sfuggire e non venir compresi negli effetti della loro complessità. Prevale la percezione della politica azionata e percepita dai soli effetti della comunicazione.

Sembra prevalere la  “politica netflix”: ideologie on demand, mordi e consuma. Sembra invadere il messaggio degli “influencer” che spingono su un tema, lo caricano e lo lanciano e lo enfatizzano sino poi ad esaurirsi e spegnersi rapidamente, piace ai giovani e condiziona (distrae) la politica quella “istituzionale” dei Partiti in Parlamento (noi occupiamoci del nostro Partito, forse il meno affine alla politica netflix ma incapace però di farne un punto di forza) La Politica dei partiti torni a rivendicare la sua importanza, lo faccia senza autoreferenzialità, ma lo faccia. “Il rischio è quello di perdere la complessità del dibattito politico, nella politica on demand i cittadini vengono esposti a punti di vista frammentati su poche questioni e perdono le chiavi di lettura più generali e complessive.”

Anche a livello locale avviene lo stesso impatto di distrazione: i social “sei di seveso se” ad esempio e  la stampa locale che non elabora, non approfondisce,  ma semplicemente riporta il tam tam  dei social.

Tocca a Noi, questo è l’intendimento sul nuovo  Anno: fare con pazienza e metodo la politica dell’informazione, della trasparenza sperando che solleciti una nuova partecipazione e susciti un nuovo interesse.

Facciamolo con gusto e passione, sviluppando i temi che più ci stanno a cuore. Riempiamo il Circolo d’idee e proposte, (agorà) coinvolgiamo e lasciamoci coinvolgere in un sano e democratico circolo virtuoso.

Buon 2022

 

Gianluigi Malerba

Segretario di Circolo Seveso

 


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